08 agosto 2008

Trasloco...

Ciao a tutti, d'ora in poi mi troverete su

http://www.cucchiaiodilegno.it/

Il nuovo sito è già attivo, ma in fase di forte miglioramento... Mi sto dedicando alla scoperta di WordPress ;-)
Chiederei a chi mi ha gentilmente inserito nei suoi contatti di aggiornare il collegamento, dato che questo blog non verrà più aggiornato.

06 agosto 2008

Novità e segnalazioni

Ciao a tutti, sono ancora vivo, mi sto godendo i primi giorni di ferie in una Torino semideserta in attesa di partire per le vacanze fra pochi giorni.
Ho un po' di ricette in archivio, sicuramente ne posterò almeno una prima della mia partenza.

Nel frattempo, vorrei approfittarne per fare alcune segnalazioni interessanti.
Luisa, commercialista vegan e attivista di Torino, ha lanciato una petizione on-line, si tratta di chiedere che anche il tofu e il seitan entrino a far parte della grande distribuzione e possano essere presenti sulle tavole delle mense scolastiche e aziendali. Invito caldamente tutti, vegan, vegetariani, onnivori e anche chi non ne abbia mai sentito parlare (almeno così avete una ragione per provarli!), a dedicare due minuti per firmare questa richiesta. Grazie in anticipo, il link è qui.
Volevo segnalarvi poi questo sito, dedicato alla raccolta di locali veg e macrobiotici in Italia, in costante aggiornamento. Naturalmente potete contribuire con le vostre segnalazioni, soprattutto per il Centro-Sud. Il sito si chiama VegOut.
Infine segnalo il nuovo blog di Giuseppe, che mi ha scritto un mese fa e a cui io ho risposto solo oggi (scusa, ma ero a Tel Aviv per lavoro...).

Buon inizio d'agosto a tutti!

26 luglio 2008

Omelette di tofu con salsa cinese


Innanzi tutto mi scuso per la lunga latitanza dal blog, ma quest'ultimo mese e mezzo è stato particolarmente pesante al lavoro, sia per le varie chiusure prima delle ferie, sia per le tre settimane di viaggio che mi hanno impedito qualsiasi attività davanti ai fornelli.
Per fortuna le vacanze sono vicine, manca solo una settimana, e avrò finalmente un po' di tempo per portare avanti alcuni progetti collegati col miglioramento di questo spazio web... No, non anticiperò nulla per ora :-)

Una grande assente dal mio blog, immeritatamente, è stata finora la cucina cinese. Per rimediare mi sono quindi cimentato con la sperimentazione di una ricetta un po' laboriosa, quella di un'omelette cinese. La difficoltà maggiore è stata quella di rendere l'effetto delle uova facendone chiaramente a meno. Un valido aiuto viene dal tofu vellutato (kinugoshi, noto ai più come silk tofu), che permette di realizzare una omelette dalla consistenza e dal gusto molto simile a quello originale.


La realizzazione prevede un po' di pazienza e di attenzione, sia per il reperimento degli ingredienti, sia per la velocità di esecuzione (i tempi di realizzazione sono importanti per il buon esito del piatto), ma il risultato è davvero eccezionale.


Omelette di tofu con salsa cinese
Funghi cinesi e germogli di bambù (in scatola al naturale), così come il vino di riso, li trovate in qualsiasi negozio specializzato in prodotti asiatici, ce ne sono ormai ovunque nelle medie e grandi città, soprattutto laddove ci sono maggiori concentrazioni di comunità cinesi.
Una parola a parte la merita il vino di riso cinese, di cui il più famoso è lo Shao Shing, prodotto nella provincia dello Zhejiang (nord-est), preparato con riso, miglio, lievito e acqua di sorgente, e che deve invecchiare almeno 10 anni. Viene chiamato anche "vino della figlia": secondo la tradizione, alla nascita di una bambina, bisogna metterne un po' da parte per berlo il giorno delle sue nozze.
Per quanto riguarda gli altri ingredienti, la kelp, che non è altro che polvere di alga kombu, si trova nei negozi di alimentazione naturale, così come il tofu vellutato (kinugoshi), conosciuto generalmente come silk tofu. L'amido di mais (maizena) può essere sostituito dalla fecola di patate, e il sakè giapponese può rimpiazzare il vino cinese di riso. Le quantità indicate permettono di ottenere circa 6 omelette.


Per le omelette:
tofu vellutato 700 g
latte di soia 5 cucchiai
lievito alimentare in scaglie 5 cucchiai
amido di mais 10 cucchiai
tahin 5 cucchiaini
curry 1 cucchiaino
sale marino integrale 1 cucchiaino
curcuma 2 cucchiaini

Per il ripieno:
funghi cinesi secchi 2
tofu 300 g
kelp 1 cucchiaino
olio di girasole 3 cucchiai
zenzero fresco 5 cm
germogli di bambù al naturale 125 g
cipollotti 6

Per la salsa:
liquido di ammollo dei funghi 3 cucchiai
shoyu 3 cucchiai
vino di riso cinese 2 cucchiai
amido di mais 2 cucchiaini
acqua 2 cucchiai
malto di grano 1 cucchiaio
cipollotto 1

Sciacquate i funghi cinesi e ammollateli in acqua calda per 20'. Sbucciate e grattuggiate lo zenzero. Scolate i germogli di bambù e tagliateli a pezzetti. Lavate e affettate i cipollotti. Scolate i funghi, senza eliminare l'acqua di ammollo, eliminate il gambo legnoso e tagliateli finemente.

Passate il tofu compatto al mixer con la kelp. Scaldate 1 cucchiaio di olio nel wok e fatelo saltare con lo zenzero per circa 2' a fiamma vivace. Trasferite il composto su un piatto. Mettete quindi i cipollotti, i germogli di bambù e i funghi nel wok e fateli saltare per 1'.

Passate al mixer tutti gli ingredienti per le omelette, fino a ottenere un prodotto perfettamente omogeneo. Oliate leggermente una padella antiaderente di circa 24 cm di diametro, scaldatela e aggiungete un paio di mestoli di composto. Stendetelo bene e fate cuocere per circa 2', facendo attenzione che non attacchi. Aggiungete un po' di composto di tofu e zenzero, e un po' di verdure saltate, mettendole solo da una parte. Coprite con un coperchio e fate cuocere 1'-2'. Togliete quindi il coperchio, con una spatola alzate la parte libera dell'omelette e ripiegatela sul composto. Ripetete l'operazione per le altre omelette, tenendo al caldo quelle già realizzate.


Preparate la salsa, stemperando l'amido di mais nell'acqua e nel liquido di ammollo dei funghi. Versate il tutto in un padellino, aggiungete lo shoyu, il malto e il vino e portate a ebollizione a fuoco basso, rimestando continuamente fino a far addensare. Lavate, asciugate e affettate il cipollotto.

Versate la salsa su ogni omelette, decorate con il cipollotto e servite.

Tempo di preparazione: 1h

13 luglio 2008

Jagannath



Quest'anno sono stato due volte per lavoro a Mosca. La Russia non è un posto dove è particolarmente facile mangiare veg purtroppo, ma almeno nelle grandi città sono presenti alcuni ristoranti specializzati che possono aiutare il visitatore occasionale. (Altrimenti ci si arrangia con insalate, cetrioli, patate e funghi e con il loro favoloso pane nero).

In particolare, uno degli indirizzi più interessanti è il Jagannath, anche per la sua posizione centrale e la vicinanza alla Piazza Rossa (circa 10 minuti a piedi). Il locale è polivalente, fungendo sia da punto vendita di prodotti e alimenti vegetariani, sia da ristorante self-service (con accesso wireless, tra l'altro), sia da ristorante tradizionale alla carta con tanto di musica indiana dal vivo.


Trattandosi di un locale di ispirazione indiana, circa metà del menù contiene latticini, mentre l'altra metà è vegan. In ogni caso sul menù alla carta sono selezionati gli ingredienti (in inglese e russo), quindi non dovrebbero esserci problemi. Il vero problema è che solo una persona parla un inglese più o meno comprensibile, quindi a) o vi imparate un po' di russo prima b) o vi fate capire a gesti.


Interessante anche il self-service, dove si paga a peso. Il cibo è ben cucinato, le porzioni abbondanti, il personale gentile (per gli standard russi!!). Fra le opzioni, numerose zuppe di ispirazione sia russa che orientale, antipasti, e numerose proposte a base di tofu e seitan.


Jagannath
Uliza Kuznetsky Most, 11
Tel. +7-(0)95-6283580
Orari: 11.00 - 23.00
Metro: Kuznetsky Most/Lubyanka
http://www.jagannath.ru/

29 giugno 2008

Teglia di verdure estive al forno


Non c'è dubbio, gli ortaggi estivi sono fra i miei ingredienti preferiti. Melanzane, zucchine, peperoni e pomodori: li evito accuratamente in tutte le altre stagioni (nonostante siano perennemente disponibili sul mercato, anche in versione bio), ma è proprio per questo motivo che d'estate sono immancabili nelle mie ricette.

Uno dei modi che preferisco per consumarli è quello di passarli al forno. Certo che con il caldo e l'afa estivi non è il massimo, ma si può ovviare preparandone un paio di teglie in modo da averle disponibili per due-tre giorni.

Oggi, dopo una settimana di temperature africane e con un tasso di umidità a dir poco insopportabile, mi sono deciso a riprepararle. Per fortuna nel pomeriggio è arrivato in soccorso un bel temporale che ha abbassato notevolmente la temperatura esterna, mitigando quindi "l'effetto-forno" in casa...

La ricetta viene davvero molto bene utilizzando delle melanzane tonde più chiare, decisamente più dolci di quelle di forma allungata più scure. La cottura al forno rende le verdure tenere e succose, mentre il pangrattato crea una crosticina dorata che si abbina bene alla morbidezza degli ortaggi.


Teglia di verdure estive al forno

Utilizzate una buon quantità di ortaggi di stagione, le dosi che ho indicato sono quelle utilizzate per due grosse teglie per un totale di 8 porzioni abbondanti. Fate attenzione che il pangrattato non contenga strutto, meglio inoltre se integrale. I capperi migliori sono quelli sotto sale, che andranno naturalmente sciacquati bene prima dell'utilizzo.

melanzane 2
peperone rosso 1
peperone giallo 1
peperone verde 1
zucchine 5
cipolla 1
aglio 4 spicchi
passata di pomodoro 750 g
basilico 10 foglie ca.
prezzemolo 4 rametti
capperi 2 cucchiai
olio extravergine d'oliva 4 cucchiai
sale marino integrale 10 g ca.
pangrattato 6 cucchiai

Lavate e asciugate le verdure. Tagliate melanzane, peperoni, zucchine e cipolla a fette.

Oliate due teglie da forno. Disponete le verdure a strati, iniziando dalle melanzane, poi i peperoni, le zucchine e la cipolla, salando man mano ogni strato.

Tagliate gli spicchi d'aglio a pezzi e aggiungeteli alle verdure. Ricoprite poi il tutto con la passata.

Lavate e asciugate basilico e prezzemolo. Tritateli e aggiungeteli alle verdure. Salate abbondantemente. Terminate con i capperi e spolverate le teglie di pangrattato.

Infornate a 200° per 1h. Estraete poi dal forno e lasciate raffreddare qualche minuto.

Tempo di preparazione: 1h40'

22 giugno 2008

Insalata di noci e tofu affumicato


Sono partito da Torino per Tokyo che pioveva e si girava con l'impermeabile, possibilmente ben coperti date le temperature quasi invernali, e torno con più di 30° e un tasso d'umidità da volersi rinchiudere dentro il frigorifero per i prossimi due mesi... Voglia di cucinare, praticamente azzerata (beh, non che da un mese a questa parte ce ne sia molta, vista la mia latitanza estrema dal blog).
Però qualcosa si dovrà pur ingerire, e una buona idea è quella di darsi a insalate ricche di ingredienti, accompagnate dal del buon pane integrale a lievitazione naturale.

Insalata di noci e tofu affumicato
Ingredienti per 4

lattuga 2 cespi
noci 50 g (sgusciate) + qualche gheriglio per decorare
tofu affumicato 150 g
semi di sesamo 4 cucchiai
lievito in scaglie 4 cucchiai
germe di grano 4 cucchiai
olio extravergine d'oliva 4 cucchiai
aceto di mele 2 cucchiai
sale marino integrale 1 pizzico

Tempo di preparazione: 20'

Per prima cosa, affettate il tofu molto sottilmente, e tagliatelo a strisce. Tritate grossolanamente le noci. Lavate la lattuga con cura, asciugatela e tagliatela a striscioline. Mettetela in una ciotola e conditela con l'olio, l'aceto e il sale. Unite le noci.
Dividete l'insalata in quattro piatti, unite le fettine di tofu, e cospargete ogni piatto con un cucchiaio di semi di sesamo, uno di lievito in scaglie e uno di germe di grano. Decorate con qualche gheriglio.
Servite subito.

13 giugno 2008

Pure Cafe

Ultimamente (per fortuna) a Tokyo i locali vegetariani o vegani stanno aprendo come funghi. Il Pure Cafe, costola del Cafe Eight, è stato inaugurato cinque anni fa, ed è uno dei pochi posti ad offrire colazioni veg di mattina presto (da provare la granola fatta in casa).
La cura dei piatti è assolutamente identica a quella della "casamadre", ma con prezzi decisamente più ridotti.
Il locale è arredato in maniera semplice ed elegante. Un lungo bancone propone a vista tutte le alternative del giorno.
A pranzo troverete vari setto-ranchi (menù fissi), basati sulle proposte del giorno. Unico neo le porzioni, piuttosto ridotte (ma questo è tipico del Giappone, dove mangiano solitamente meno di noi). In ogni caso ho ovviato ordinando due menù fissi ;-)
Da assaggiare assolutamente gli squisiti dolci, tra cui un ottimo muffin ai semi di zucca con mascarpone di tofu.



L'atmosfera è molto rilassata: l'ideale è portarsi un libro, se si è da soli, o godersi il passaggio della gente per un paio d'ore, magari curiosando anche nel minuscolo shop di prodotti vegan.
Il locale è frequentato per lo più da giovani donne giapponesi (decisamente più propense ad approfittare dei piccoli piaceri della vita rispetto ai conterranei maschi) e da stranieri, per la maggior parte anglofoni residenti. Come in gran parte del Giappone è inutile che speriate di farvi capire in inglese con le commesse: i gesti o un minimo di giapponese imparato su qualche frasario saranno la cosa migliore, tanto qui andate sul sicuro, dato che è tutto vegan.



Pure Cafe
5-5-21 Minami Aoyama
Minato-ku
Tokyo

東京都港区南青山 5-5-21
08.30-22.30 (ultimo ordine 22)
Tel. +81 (0)3 5466 2611
www.aveda.co.jp/cafe